È l’obiettivo del lavoro che ho portato avanti in questi anni. Perché una buona Amministrazione si qualifica, al di là delle sue tradizionali funzioni, per la assunzione di iniziative per lo sviluppo e la crescita di una cittadinanza rispettosa del bene comune e responsabile verso i diritti dei bambini e dei ceti non garantiti. In questo senso mi sono preoccupata di attivare interventi per contrastare la dispersione scolastica ed il bullismo, favorire l’integrazione di bambini con disabilità, migliorare le infrastrutture scolastiche e recuperare orti abbandonati nelle scuole coinvolgendo anche le famiglie. “Salerno città educativa” vuol dire sapere ascoltare il territorio per rispondere alle sue istanze sociali e culturali, contrastare la violenza e l’emarginazione, rispettare il patrimonio comune